martedì 15 settembre 2009

La lettera di Ramesse: un esempio evidente di "errori" di comunicazione


Il messaggio è il contenuto di ciò che si comunica. È strettamente legato al concetto di informazione, e può essere un dato, una notizia o più semplicemente una sensazione, veicolata attraverso segni significativi (frasi, singole parole o suoni, gesti, espressioni, immagini, ecc.):

È la parte "attiva“ dell'atto comunicativo, quella che genera l'effetto di inviare all'ambiente esterno pensieri o informazioni prima contenute solo all'interno della mente dell'individuo che le emette. Il concetto di "messaggio", apparentemente scontato, è in realtà difficile da afferrare. Se definiamo il termine messaggio dal punto di vista dell'emittente, esso è il mezzo attraverso cui viene veicolata o resa disponibile una informazione, e dunque ricercata un'influenza sociale, un effetto sul ricevente. Se lo definiamo dal punto di vista del ricevente, il messaggio è invece l'interpretazione che il ricevente fa dello stimolo proveniente dall'emittente.

Non dobbiamo fare l'errore infatti di credere che il significato del messaggio sia contenuto all'interno del messaggio stesso. Il significato emerge solo dalla lettura contestuale del messaggio e di tutti gli altri elementi della comunicazione. Ecco che spesso il messaggio viene intepretato in maniera diversa da quelle che sono le intenzioni di chi comunica. La lettera di Ramesse ne è un esemplare esempio.

Nessun commento:

Posta un commento